La scultura stampata in 3D del nocciolo di pesca ricoperto di foglie d’oro è ora al centro della nuova rotatoria alle porte di Massa Lombarda
“Ok, noi vi concediamo molto volentieri il terreno dove potete fare i vostri esperimenti, le vostre prove di stampa 3D. Grazie a WASP quel luogo col tempo potrà diventare un vero e proprio parco tecnologico della fabbricazione digitale. In cambio vi andrebbe di fare qualcosa per la comunità?”. Certo non potevamo dire di no alla richiesta che ci fece, circa un anno fa, il sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi. “Stiamo progettando una nuova rotatoria alle porte del paese – aggiunse il sindaco – all’inizio di viale Zaganelli. Quando sarà realizzata, lì in mezzo ci starebbe proprio bene un’opera di arredo urbano stampato in 3d e donato da WASP alla città”.
Una grande responsabilità
Bella idea, anzi splendida. Eravamo tutti soddisfatti. Ma l’entusiasmo iniziale lasciò ben presto spazio all’incertezza e alla preoccupazione. Quel giorno nell’ufficio del sindaco ci eravamo presi una grande responsabilità. Tanto per cominciare si trattava, ancora una volta, di cimentarsi in un’avventura completamente nuova e non solo per WASP. Non si hanno notizie infatti di opere simili di arredo urbano stampato in 3d in altre zone del mondo. E poi, anche se per certi versi il nostro lavoro può giungere a volte quasi a sfiorarla, non possiamo certo dire di frequentare abitualmente l’Arte con la A maiuscola. Insomma, non ci consideriamo certo artisti. E ancora: cosa potevamo rappresentare? Quale oggetto?
Un simbolo del territorio
Occorreva un simbolo, qualcosa che si identificasse col territorio, con la storia, con la tradizione, ma anche con l’innovazione. Tutte caratteristiche che contraddistinguono i romagnoli. Venne spontaneo pensare alla frutticoltura e in particolare alla pesca. E’ storia: tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, fu in Romagna e particolarmente proprio a Massa Lombarda che iniziarono a essere coltivati i primi impianti a frutteto. In seguito quell’esempio fu seguito da altri e nacque di fatto qui la frutticoltura industriale, facendo di questo territorio un punto di riferimento per diversi anni, non solo italiano ma europeo.
“Stampiamo un frutto, una pesca!” disse qualcuno. Sì, forse eravamo sulla strada giusta. Ma non avevamo ancora raggiunto il risultato, non eravamo ancora arrivati al… nocciolo della questione. “Ecco sì, il nocciolo di pesca. Stampiamo il nocciolo! L’Anima, in dialetto Anma. Un simbolo perfetto perché può rappresentare anche l’anima del romagnolo”.
Il nocciolo di pesca
A quel punto abbiamo scelto una pesca, una qualsiasi, abbastanza piccola, non la volevamo neanche particolarmente bella. Ci interessavano altre cose. Dovevamo prima di tutto verificare la possibilità di stampare il nocciolo in grandi dimensioni.
Partendo dalla scansione occorreva sviluppare un processo che non conoscevamo, sperimentare, seguendo il percorso del disegno 3D e dei software che lo trasformano consentendo la deposizione del materiale.
Già il materiale. Quale? Serviva qualcosa che potesse durare nel tempo e resistere all’esterno. La prima prova la facemmo in porcellana ma fu un fallimento: ci si sbriciolò letteralmente nelle mani.
Finché ci venne consigliato di seguire la strada dei polimeri, in particolare della plastica Asa, un materiale utilizzato particolarmente nel settore automobilistico, resistente ai raggi ultravioletti e plasmabile come il legno. Le prime prove di stampa in Asa furono fatte in piccolo e scoprimmo, piacevolmente, che la forma del nocciolo era di per sé in grado di sostenersi.
Finché, dopo varie scansioni e prove durate mesi, ci sentimmo pronti e ci cimentammo nella stampa della scultura vera e propria, che doveva essere alta circa un metro.
L’Anma ricoperta d’oro
Avevamo realizzato l’Anima, l’Anma, la cosa più preziosa. Per ottenerla erano occorse 50 ore di stampa, oltre alle successive rifiniture. Ma non eravamo ancora completamente soddisfatti. Ci venne allora l’idea di ricoprirla con il materiale più prezioso che c’è: l’oro. Così l’opera avrebbe rappresentato, oltre alla storia del nostro territorio, anche la ricchezza, il benessere. E a quel punto il messaggio sarebbe stato completo.
Il nocciolo, che per l’esattezza è alto 90 cm, è stato quindi ricoperto con 500 foglie d’oro (8×8 cm, per una superficie totale di circa 2 mq) e pesa 25 chili.
Poggiato su un piedistallo tubolare in acciaio cromato, dal 27 aprile 2017 è al centro della rotatoria alle porte della città, passaggio obbligato sia per chi proviene da Ravenna in direzione di Bologna, sia per chi viaggia nel percorso opposto.
“Siamo molto orgogliosi – ha detto il sindaco Bassi il giorno dell’inaugurazione della rotatoria – WASP è una delle eccellenze di questo territorio, dove ci sono diverse realtà che portano nel mondo la nostra tradizione e la nostra capacità di innovare. Massa Lombarda è una realtà che ha forti radici ma anche grande vitalità. Ed è migliore di come viene generalmente rappresentata”.
Splendida realizzazione. Complimenti! Speriamo che non la rubino subito: data la presenza del’oro, la tentazione mi sembra forte 🙁