La stampa 3D è legata a quella che potremmo definire la Quarta Rivoluzione Industriale perché fornisce a chi ha le adeguate conoscenze o la possibilità di venire in contatto con esse gli strumenti per trasformare un progetto in oggetto. In seguito all’avvento dell’industrializzazione le possibilità di produzione si sono concentrate nelle mani di pochi. Grazie alla stampante 3D il singolo torna ad avere la capacità di produrre ciò di cui necessita, questo approccio si può definire nuovo artigianato o artigianato digitale.
Purtroppo quella della stampante 3D non è ancora una soluzione effettiva ma solo una tendenza, e questo a causa dell’uso di materiali plastici che sono solo parzialmente funzionali nella vita quotidiana. I materiali non sono ancora adeguati alle forme che una stampante 3D è in grado di creare, un bellissimo vaso di PLA ha dei contenuti estetici che sono limitati dalla mancata funzionalità, non è in realtà commerciabile.
Wasp intende dare una spinta all’autoproduzione che sia reale e quindi sceglie di stampare con materiali che abbiano un utilizzo, che provengono dalla tradizione. Stampiamo con argilla e ceramica, ma stiamo sperimentando molto anche il metal clay. Questo è un passo vero verso il mondo dell’artigianato digitale, verso il mondo che vorremmo. Anche noi siamo partiti dalla stampa di PLA e materiali plastici, ma crediamo che il futuro sia nel valore di un materiale che sia spendibile nel quotidiano.
Per Wasp è importante portare avanti la causa dell’autoproduzione, inventiamo processi per sostenere lo sviluppo e il benessere delle persone. Ed è per questo che non produciamo solo stampanti ma la possibilità di fare realmente. Un oggetto, ma anche il cambiamento.
Nella foto a sinistra una creazione in ceramica stampata in 3d di Jonathan Keep e a destra un vaso in PLA stampato con una DeltaWASP.