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Sono passati due secoli in due anni, dalle prime stampanti solide autoprodotte o prodotte da piccoli gruppi. Dalle prime Wasp, che erano sicuramente tra le più precise del momento ma che sono state superate con un’esperienza di stampa e una ricerca quotidiana.

Il cuore del cambiamento è l’estrusore. Massimo racconta che per migliorarlo si è immedesimato nella plastica. La temperatura deve essere perfetta, esattamente quella di fusione, se fosse troppo bassa non scioglierebbe il PLA, ma un eccesso di calore lo farebbe sgocciolare.

Un estrusore è composto da un tubo di supporto che ha un interno di teflon e una copertura di acciaio inox, il quale termina in una camera di fusione (meld chamber). L’acciaio del tubo è stato scelto proprio perché cattivo conduttore: il calore tende a salire dalla camera di fusione e rischia di sciogliere il filo di PLA prima del dovuto, quando è ancora all’interno del tubo di supporto. Per rimediare a questo inconveniente, nel vecchio estrusore, ”il 3 mm”, il passaggio del filo era più largo prima della meld chamber, in modo che se anche il filo si fosse allargato a causa del calore fuoriuscito, l’attrito non sarebbe stato eccessivo.

Abbiamo creato un nuovo estrusore, infinitamente più preciso. Diametro 1.75. Sono stati aggiunti dei baffi di rame lungo il tubo di sostegno, che disperdono il calore in eccesso della meld chamber. Inoltre c’è una ventola che area il tubo di supporto. In questo modo possiamo utilizzare fili di PLA molto più sottili, gestirli con maggiore esattezza. Sarà una delle novità presentate il 3,4 e 5 ottobre a Roma, alla Maker Fair. Ma le sorprese saranno tante.

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Tutto questo è stato possibile grazie a chi ci ha supportato dai primi passi, ed è per questo che per continuare a camminare insieme chi ha acquistato le stampanti fino ad ora può ottenere risultati del tutto nuovi cambiando semplicemente l’estrusore. In un’era dove ogni oggetto viene archiviato o gettato per essere sostituito da un nuovo modello a noi interessa fare in modo che il progresso sia sostenibile, che non ci siano sprechi, che le stampanti in circolazione continuino a funzionare sempre meglio. Per i veri pionieri invece, che possiedono i primissimi modelli, quelli senza display, ci saranno degli sconti sull’acquisto di una nuova stampante.

E un grazie a chi ci sostiene e ha creduto in noi, sempre.  Il progetto delle stampanti di piccola taglia è quello che ci finanzia nella costruzione del nostro sogno, quello di stampare case, che, come vedrete a breve, è più vicino che mai.

Nelle foto le stampe di dimensioni ridottissime che il nostro estrusore da 1.75 mm è in grado di realizzare…Wasp lancia una sfida,  a chiunque voglia provare a realizzare taglie così ridotte con una precisione simile utilizzando altre stampanti, vi inviamo volentieri i file!
ecco il link di dropbox dove scaricare i file
->https://www.dropbox.com/s/buvra2g3308sgq5/stl.zip?dl=0
Gli originali degli .stl qui contenuti sono stati scaricati da thingivese e successivamente ridimensionati.