WASP ferma i lavori per una settimana e poi si riparte per concludere la struttura. Presto nuovi studi sui materiali e per automatizzare il sistema
Conclusa la prima fase di lavori WASP si prende una settimana di riposo, prima di ripartire con rinnovata energia. “Siamo già riusciti a dimostrare che due uomini e una macchina possono stampare in 3D un rifugio confortevole e sano in poco tempo e ad un costo irrisorio. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, pur nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare” dichiara Massimo Moretti, fondatore di WASP e ideatore del Parco Tecnologico Shamballa, dove è stata montata e messa al lavoro la BigDelta alta 12 metri.
Come era prevedibile, stampare in 3D per la prima volta al mondo una struttura in terra e paglia si è rivelata un’esperienza difficile, per certi versi quasi estrema, ma davvero esaltante visti i risultati già ottenuti.
I problemi superati
L’elenco dei problemi affrontati e puntualmente superati ogni giorno al campo prove di Massa Lombarda (Ravenna) sarebbe lungo. Qui ne citiamo alcuni. Si trattava di mettere a punto un estrusore in grado di depositare tonnellate di impasti, verificare se la meccanica della macchina era in grado di resistere a un lavoro continuo di deposizione di tonnellate di materiale, risolvere il problema del carico del materiale quando si raggiunge una certa altezza, assistere l’estrusore in fase di stampa, affrontare l’interruzione e ripresa della stampa anche in relazione al ritiro dei materiali, proteggere il muro in modo che possa resistere al dilavamento da pioggia in caso di forti temporali, e altro ancora… Tutte difficoltà affrontate e risolte.
Tutti i numeri
Qui qualche dato. Sono stati stampati 270 centimetri di muro di argilla e paglia del diametro di 5 metri, utilizzando circa 40 tonnellate di materiale. I layer in totale sono 135, con un peso medio di 300 chili ognuno, tempo medio per realizzare un layer 20 minuti. Quanto ai consumi, parliamo di 2 metri cubi d’acqua e 200 Kwh. E veniamo ai costi: 32 euro per l’energia, 3 euro per l’acqua, 10 euro per la paglia, 3 euro per la benzina della motozappa: totale 48 euro. Volete risparmiare ulteriormente? Impastando con i piedi anziché con la macchina i costi energetici si riducono del 90%.
Si può salire in fretta
“Argilla e paglia senza nessun additivo si stampano bene in 3D – spiega Moretti, che aggiunge – Il tempo di cambio di stato da fluido a solido permette una stampa di circa 60 centimetri al giorno, che può anche aumentare nei mesi estivi, forse è possibile arrivare a un metro al giorno. Insomma: due uomini e una macchina possono costruire un rifugio confortevole e sano in poco tempo e a un costo modestissimo”.
Dopo aver messo a punto gli impasti, il muro ottenuto è di ottima qualità. Dalle analisi preventive appare che possa sopportare grandi sforzi, mentre la grande quantità di fibra dà garanzie di tenuta. Il rapporto peso/prestazioni derivante dalla paglia e dall’argilla sembra non richiedere ulteriori sistemi di rinforzo dei muri. Per evitare il dilavamento all’intonaco è stata aggiunta calce per circa il 10%.
La seconda fase
“Alla ripresa dei lavori alzeremo il muro fino a circa 4 metri, poi ricaveremo la porta e monteremo il tetto. In futuro testeremo nuovi materiali e porteremo avanti la ricerca sulla terra e paglia – anticipa Moretti – Si aprono nuove sfide nella messa a punto di sistemi per la preparazione economica e veloce di materiali. La stampante si comporta bene e dopo le ultime modifiche apportate alla cinematica ne apporteremo alcune all’estrusore. Quello che dobbiamo fare è automatizzare il sistema e portare la macchina in condizione di stampare un rifugio in pochi giorni. L’obiettivo di partenza è dietro l’angolo”.
Salve.
Guardando le immagini della tragedia in corso nel centro Italia mi è venuto un flash su un servizio che avevo visto in Superquark sulla vostra meravigliosa stampante.
Pensate sia prematuro proporre il sistema, su larga scala, per una rapida e economica ricostruzione dei paesi?
Grazie per avere pensato al nostro progetto, al momento siamo ancora nella fase di sperimentazione, ma fra gli obiettivi che ci prefiggiamo per il futuro c’è proprio questo utilizzo della nostra stampante.
Complimenti per la genialita’ del progetto e per la stampante per costruire questo trullo di terra cruda ,ho intenzione di prendere del terreno in puglia e ho sempre pensato di costruirmi una casa di terra questo mi semplificherebbe moltissimo le cose ,domanda anche per questa costruzione ci vogliono i permessi …sul proprio terreno ..per assistere ci vuole l’ appuntamento ?…grazie alessandra
Grazie Alessandra, gli aspetti burocratici e gli adempimenti legislativi sono molteplici, stiamo proprio lavorando per dipanare le varie questioni.
Per venire a visitare il parco tecnologico puoi scriverci una mail o chiamarci.
Buongiorno, vorrei sapere quando riprenderete i lavori, e di preciso l indirizzo di dove siete. Grazie mille e complimenti per l ottimo lavoro
Davide
I lavori al Parco Tecnologico riprenderanno in settimana, controlla gli aggiornamenti sul nostro sito;
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