Il dovere di agire, il non attaccamento al risultato, l’intenzione.
Abbiamo trattato temi molto delicati, nel tentativo di andare alle radici del Fare. Spaziando tra visioni filosofiche molto differenti, da quella Protestante a quella tibetana, dalla Jugaad indiana al concetto di “Antifragile”, abbiamo trattato quel Fare che non è solo materiale ma si rivela uno dei fondamenti della spiritualità dell’uomo.
Attraverso tre incontri con artigiani della “bassa” romagnola, makers e formatori, abbiamo scelto di parlare di imprenditorialità in un momento in cui il concetto stesso di azienda è in qualche modo messo in discussione, o, quantomeno, a dura prova.
Ne sono scaturiti incontri, conoscenze e scambi.
Questa iniziativa è nata dall’esigenza di un confronto in un’ottica di conoscenza collettiva su quelle che sono le radici e le motivazioni del Fare, il significato del lavoro oggi.
Ne sono scaturiti scambi per noi molto importanti, i quali l’hanno resa un’esperienza assolutamente positiva. Ognuno di noi ha colto e donato qualcosa.
Le vie del Fare sono infinite…così questa è stata l’inaugurazione del nostro spazio come luogo di scambio collettivo ed aperto,
la prima di una serie di iniziative che sono già nell’aria e che nasceranno in futuro.
Vorremmo ringraziare tutti gli amici Waspers che hanno partecipato e dato vita al ciclo di ricerca e condivisione appena concluso con le loro esperienze e conoscenze. E’ stato bellissimo.
Un abbraccio ronzante,
le Vespe.