Quali sono gli orizzonti della stampa 3D di grande formato FDM/FFF? Quali i limiti? La volontà di esplorare le potenzialità della fabbricazione digitale in senso ampio nel campo delle installazioni, dei manufatti di grandissimo formato, dei sistemi spaziali e d’arredo ci ha portato a confrontarci con una serie di realizzazioni tra le quali la Mano del Colosso, per la mostra Homo Faber 2018, è una delle più rilevanti.
L’arrivo al laboratorio, ormai un anno fa, della stampante di grandissimo formato Delta WASP 3MT INDUSTRIAL 4.0, unita alla specializzazione del laboratorio nella gestione di progetti complessi e articolati, ha infatti marcato l’inizio di una fase di sperimentazione e ricerca legata alla stampa 3D di grandissime dimensioni.

Homo Faber 2018

La mostra-evento Homo Faber, organizzata da Michelangelo Foundation all’interno della Fondazione Cini, nell’isola di San Giorgio a Venezia, intende valorizzare il meglio dei mestieri d’arte, contemporanei e tradizionali, e dei loro legami con il mondo del design.

Fablab Venezia ha contribuito alla realizzazione dell’allestimento “Singular Talents”: fabbricazione digitale e realtà aumentata accompagnano il visitatore alla scoperta dei laboratori artigiani di 12 maestri, ambasciatori di mestieri antichi e dell’artigianato d’eccellenza. A guidarci all’interno delle loro botteghe è un gigante virtuale, la cui enorme mano accoglie il visitatore all’ingresso della sala.

La realizzazione della mano del Colosso

L’installazione, lunga circa cinque metri, è stata realizzata interamente grazie alla stampa 3D a filamento.

Formalmente, si è deciso di modellare una mano, dall’andamento morbido, che si andasse via via smaterializzando in una struttura reticolare.
L’intero volume delle dita e del palmo è stato suddiviso in parti di dimensioni adatte alla stampa, la cui connessione è stata risolta tramite linguette con la predisposizione dei fori per la successiva giunzione con viti.

L’approccio parametrico ha permesso di governare la complessità delle parti e, soprattutto, di disegnare e realizzare la parte reticolare, che è definita da un algoritmo in grado di trasformare semplici insiemi di punti in sistemi di nodi e aste.

I pezzi, stampati utilizzando le stampanti 3D di WASP in dotazione al laboratorio (Delta WASP 2040 PRO, Delta WASP 4070 INDUSTRIAL, Delta WASP 3MT INDUSTRIAL 4.0 ), sono stati assemblati in macro sezioni, poi post-prodotte e rifinite utilizzando resine e stucchi appositi. Il processo si è concluso con una finitura tramite verniciatura di tutti i componenti.

Complessità e risultati

Un lavoro che ha richiesto un grande impegno tecnico, ma che ci ha dato grandissima soddisfazione; un’esperienza esemplare che ha richiesto un’elevata attenzione progettuale, capacità di coordinamento delle varie fasi, e un certo sforzo artigianale nella fase di post-produzione manuale.

Credits:
Testo articolo ed immagini: Fablab Venezia
Organizzatore: Michelangelo Foundation
General Contractor: Civita Tre Venezie
Progetto allestimento Sala delle Fotografie: Arch. Pedron – La Tegola

Organizzatore: Michelangelo Foundation
General Contractor: Civita Tre Venezie
Progetto allestimento Sala delle Fotografie: Arch. Pedron – La Tegola

Organizzatore: Michelangelo Foundation
General Contractor: Civita Tre Venezie
Progetto allestimento Sala delle Fotografie: Arch. Pedron – La Tegola