“Certamente! Per me il laboratorio familiare, FamLAB appunto, persegue gli obiettivi del FabLAB con un occhio maggiore ai fruitori finali, che sono i componenti della famiglia stessa. Credo che come genitori abbiamo un ruolo fondamentale nel dare strumenti ed opportunità ai nostri figli per poterli poi lasciar liberi nel scegliere il meglio per il loro futuro e credo che la stampa 3D stimoli (e stimolerà) in modo nuovo la loro fantasia, spesso atrofizzata dalla nonna TV e dal papà videogame. Vedere i bambini che disegnano sul foglio di carta cosa desidererebbero fare, collegare, premere, toccare, regalare e vederli cercare anche solo in quel meraviglioso contenitore che è Thinginverse e poi provare a stampare al meglio, è molto più gratificante che passare in edicola e liberarci la coscienza, acquistando i pupazzetti di qualche serie televisiva in voga. In futuro ognuno prenderà la sua strada, magari nessuno farà di questa esperienza una professione, ma sono certo che porteranno con se il giusto piglio fantasioso e la solida concretezza sperimentata che spesso aiuta nei momenti di difficoltà che la vita riserva.”
Cosa rimane da dire? Che bella questa Famlab!