Niazai è un cittadino afgano. Un giorno camminava tranquillamente, ma all’improvviso è saltato in aria. Subito non sentiva dolore, ma non riusciva più ad alzarsi e dopo alcuni istanti si è reso conto di essere capitato su un campo minato.
“La prima volta che l’ho visto, a Trieste – racconta l’ingegnere Marco Avaro – aveva una specie di protesi di plastica fatta alla meglio e tenuta su con degli stracci. Il moncone era malmesso e c’erano edemi che stavano andando in infezione”.
Marco gli ha fatto subito una nuova protesi provvisoria, gratuitamente. Ma Niazai aveva bisogno anche di un tetto e di cibo e ci hanno pensato i bravissimi ragazzi dell’Ics di Trieste (Consorzio italiano di solidarietà – Ufficio rifugiati).
Rifugiato politico grazie alla Convenzione di Dublino, Niazai ha ottenuto il permesso di soggiorno e l’assistenza medica da parte dell’Ass 1 (Azienda servizi sanitari) di Trieste.
“I medici e i terapisti dell’Ass 1 lavorano con una professionalità e una dedizione meravigliose” commenta Marco, che adesso ha realizzato per Niazai una protesi nuova, interamente stampata in 3D con una Delta WASP 2040 TURBO. Ora, come si può vedere dal filmato, Niazai è in grado addirittura di fare qualche passo di corsa. “Guardate gli occhi di quest’uomo – conclude Marco Avaro – Mettereste un filo spinato tra lui e voi?”.