Trabeculae Pavilion al Made Expo 2017

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Il Politecnico di Milano presenta in anteprima al Made Expo 2017   Trabeculae Pavilion, un’architettura sperimentale che coniuga stampa 3D e ricerca biomimetica. Dal 8 al 11 Marzo, all’interno dell’area BSmart!, nel padiglione 10 della Fiera di Milano-Rho verrà presentato un primo prototipo di costruzione leggera che dimostra le potenzialità rivoluzionarie delle innovazioni nel campo del design computazionale e della stampa 3D per il mondo delle costruzioni. Questo progetto, a cui WASP ha collaborato fornendo le sue stampanti 3D, è la sintesi di una ricerca incentrata sull’uso di tecniche innovative di manifattura additiva nelle costruzioni e su come queste possano fornire nuove soluzioni ai problemi della nostra contemporaneità. La stampa 3D è utilizzata come metodo evoluto per affrontare il problema della scarsità di risorse.

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Nuove tecniche di costruzione additiva

Il padiglione è un prototipo dimostrativo a grande scala completamente stampato in 3D con un biopolimero ad alte prestazioni sviluppato assieme al partner industriale Filoalfa, che ha permesso di elevare la stampa a deposizione fusa (FDM) ad applicazioni strutturali. La produzione dei componenti a geometria complessa è realizzata con una printing farm di stampanti WASP (Delta WASP 4070 e Delta WASP 60100), in grado di assicurare una produzione continuativa e di precisione, anche attraverso l’utilizzo del nuovo estrusore SPITFIRE che permette di fabbricare strutture resistenti dimezzando i tempi di produzione. Una sinergia di progetto, materiali e tecnologie che hanno permesso di concepire un’innovativa tecnica di costruzione additiva, in cui l’organizzazione materiale di forme architettoniche complesse viene definita in modo adattivo.

trabeculaepavilion01Il padiglione è fabbricato da ACTLAB – Politecnico di Milano con un centro di produzione a ciclo continuo basato su una printer farm di stampanti a Delta WASP

trabeculaepavilion-spitfire-extruderI componenti della struttura sono stampati con l’estrusore Spitfire di WASP e realizzati con un biopolimero ad alte prestazioni sviluppato con Filoalfa

Architettura evoluta e sostenibile

“Gli ultimi decenni hanno visto una crescita esponenziale nella domanda di materie prime a causa della rapida industrializzazione di economie emergenti e dell’alto consumo di materiali. Questa ricerca guarda ai modelli biologici e alle opportunità offerte da nuove tecnologie di produzione additiva per trovare soluzioni sostenibili nell’uso dei materiali. Il nostro obiettivo è studiare un nuovo tipo di architettura non-standard: evoluta, efficiente e sostenibile”, affermano Roberto Naboni, architetto e ricercatore al Politecnico di Milano e Ingrid Paoletti, Professore Associato in Tecnologia delle Costruzioni al Politecnico di Milano. “Abbiamo guardato alla Natura e a come questa costruisca forme leggere e resistenti al tempo stesso per minimizzare l’uso di risorse materiali. Studiando la struttura interna delle ossa, abbiamo creato degli algoritmi che ci permettono di ottenere strutture cellulari tridimensionali con la precisione dei decimi di millimetro per realizzare architetture complesse, sempre diverse e ad alta efficienza”.

trabeculaepavilion02La struttura cellulare del padiglione varia in porosità, orientamento e topologia per ottimizzare le prestazioni meccaniche, seguendo l’esempio della microstruttura interna delle ossa

 Componenti realizzati in fiera

Al Made Expo verrà presentata la ricerca raccontando i vari aspetti interdisciplinari che la caratterizzano, spaziando dalla progettazione computazionale alla biomimetica, dalla manifattura innovativa dell’ingegnerizzazione dei materiali. Verrà esposto un prototipo di involucro leggero, accompagnato da un centro di produzione con stampanti 3D che produrrà in diretta i componenti che andranno a costituire il Trabeculae Pavilion, la cui costruzione verrà completata a fine fiera presso i laboratori del Politecnico di Milano.

Info: Roberto Naboni

roberto.naboni@polimi.it