Una stampante di grandi dimensioni cela dietro di sé insidie e variabili con cui occorre fare i conti fino alla fine, anche dopo averla completata e venduta. Ci è capitato con la DeltaWASP 60 100.
Realizziamo una bellissima Delta in grado di stampare un cilindro di 600mm di diametro e 1000 mm di altezza, una volta ultimata e testata, la consegniamo perfettamente funzionante.
Il cliente, un’azienda che stampa parabole per trasmissioni in RF, ci chiama dopo pochi giorni di utilizzo per comunicarci che non riesce a stampare un cilindro con base di 600 mm in ABS. Chiunque abbia provato a stampare un pezzo di almeno 20 cm di diametro può intuire cosa significhino 60 cm: si passa da una superficie di 10²x3,14= 314 cm² ad una di 30²x3,14= 2.826 cm².
Una superficie 9 volte più grande comporta problemi di ritiro 9 volte maggiori.
Rispondiamo ai clienti che utilizzando il PLA avrebbero potuto stampare il pezzo tranquillamente, ma loro, giustamente, ribattono che avendo acquistato una macchina in grado di stampare ABS è proprio quel materiale che vogliono utilizzare.
Un diametro di 600 mm in ABS è una questione piuttosto problematica.
Parliamo con i fornitori del materiale, il problema sembra insuperabile.
Decidiamo di potenziare il piano caldo, realizzandone uno in alluminio da due KW. Le conseguenze non tardano a manifestarsi: aumentando la dimensione e la potenza, il piano inizia inevitabilmente ad imbarcarsi. Proviamo quindi ad aumentare lo spessore dell’alluminio sottostante per fare in modo che la temperatura sia costante su tutta la superficie del piano.
A questo punto della storia accade qualcosa di totalmente inedito nella nostra esperienza: il pezzo aderisce molto bene, ma la forza di ritiro dell’ABS è tale da strappare letteralmente via il vetro, che si sfoglia. Diventa inoltre impossibile staccare il pezzo senza rompere il piano.
Dopo mesi di scoperte e di sviluppo troviamo la soluzione: il vetro viene sostituito da un piano di acciaio inox sabbiato. Il pezzo aderisce e l’acciaio non cede.
Si realizza quindi il primo pezzo in ABS con diametro 600 stampato con una DeltaWASP 60 100.
La 60 100 ci pone di fronte ad un’altra impellenza: per i pezzi che richiedono più di un kg di materiale realizziamo un nuovo firmware che interrompe la stampa quando il filamento finisce per poi riprenderla una volta cambiata la bobina.
Da questa serie di difficoltà abbiamo imparato tantissimo.
Tutte queste conoscenze sono applicate alle nuove stampanti WASP, che avranno il sensore di fine filo e il piano in acciaio inox.
Fatevi avanti guai e grattacapi, al momento non abbiamo nessun problema da risolvere e ci stiamo annoiando…
Bzzzzzzzzzz…