Su Wired, il progetto di WASP fa parlare di se.
Ma non siamo gli unici, per fortuna, ad operare nella stessa direzione. Gli intenti si respirano nell’aria, vengono colti, come le idee. E, magia, si condividono. Condividendo le idee queste diventano più forti, si radicano.
Diverse menti in luoghi differenti agiscono nella stessa direzione, meraviglia, investire sul sogno.
Ecco il testo dell’articolo:

I ragazzi di WasProject sono partiti dall’osservazione della natura: la Vespa Vasaia depone materiale argilloso per costruire nicchie dove poi depone le uova. Questa la fonte di ispirazione che ha stimolato il gruppo di ragazzi a pensare a grandi stampanti 3D in grado di costruire abitazioni a basso impatto ambientale con i materiali della terra. “Adesso il modello di 3D printer che abbiamo, che si struttura su 3 assi verticali, è un prototipo di 3 metri di altezza, ma si presta ad essere replicato su grandi dimensioni”, racconta Sebastiano.  “Stampa in argilla e fibre naturali, e man mano che la stampa procede, i primi stati si solidificano con aria e calore”. L’obiettivo è proprio quello di realizzare abitazioni sostenibili nel Sud del mondo, e per questo hanno anche incontrato dei makers olandesi con cui poter collaborare e trovare investimenti. Per adesso infatti, la realizzazione di questa PowerWASP è stata tutta un autofinanziamento. I soldi ricavati dalla vendita di altre stampanti 3D (ne vendono circa una ventina al mese), sono stati reinvestiti nel progetto.