Un’altra vita per il vetro di Murano
WASP è partner tecnico di VERO2, progetto di Matteo Silverio che mira a donare un’altra vita agli scarti di vetro di Murano.
Infatti, il vetro di Murano non può essere riciclato come il vetro normale a causa dei pigmenti usati per colorarlo. Silverio, attraverso l’utilizzo della stampa 3D, è riuscito a creare pezzi composti totalmente da scarti di vetro di Murano, introducendo una nuova soluzione al problema del riciclo.
Recycling: pieces composed 100% by Murano glass

Il mix è composto per il 97% da polvere di vetro di Murano che dopo la stampa viene cotto a 700°C. Il processo di stampa avviene a temperatura ambiente e quando il pezzo viene cotto, la parte di composto non di vetro si scioglie, così il pezzo finale risulta per il 100% di vetro.
VERO significa “reale”, ma in dialetto veneto anche vetro: quindi il titolo sta a significare che il materiale stampato è effettivamente una polvere di vetro. Il progetto mira a combinare l’antica tradizione dell’artigianato con le più avanzate tecnologie.
La forma degli oggetti è stata generata da un algoritmo ottimizzato a simulare una geometria fluida, in continuo cambiamento. L’ispirazione viene dalle curve sinuose delle lagune velme e ghebi.
Pezzi finali stampati 3D in vetro





(il pezzo sulla destra è intenzionalmente curvo)
VERO2 alla Venice Glass Week 2021
I pezzi finali del progetto sono esposti alla Venice Glass Week 2021 allo store Maison203. In aggiunta a questi pezzi, ci saranno anche delle creazioni ibride prodotte con la stampa 3D e rielaborate manualmente dal maestro Nicola Moretti.
La stampante 3D per il vetro
Per stampare il vetro di Murano, Matteo ha usato la Delta WASP 2040 Clay modificata: è appositamente studiata per stampare materiali fluido-densi ed è perfetta per sperimentare nuove miscelazioni. WASP è sempre in prima linea nelle sperimentazioni di nuovi materiali e a collaborare con ricercatori, esperti e Università per trovare nuove soluzioni attraverso la stampa 3D.